Il culto del Santo Patrono è molto sentito nelle popolazioni del Sud Italia. Sin dall'antichità al Santo si rivolgono uomini e donne per chiedere grazie e favori, per avere un matrimonio fecondo di prole, un ricco raccolto, guadagni fiorenti per sostentare la famiglia e buona salute. Un rapporto diretto con il Santo che diventa un interlocutore a cui rivolgersi per alleviare le sofferenze. Così accade da secoli anche qui, a Diso, un piccolo paese dell'entroterra salentino, dove si festeggiano i Santi Filippo e Giacomo con un insieme di elementi tipici della tradizione locale quali luminarie salentine, fuochi d'artificio e banda musicale.
Un viaggio tra processioni e luminarie nel Salento dei Santi Patroni: Diso
Attorno alle feste patronali gira un mondo di arte, tradizioni e religiosità. Tutti hanno un Santo Patrono da cui tornare, una scusa per tornare nel proprio paese di origine per vivere momenti di religiosità popolare. Un fenomeno oggi studiato da sociologi, antropologi e storici che hanno visto come tale fenomeno sia diversificato in tutta Italia e anche nella realtà Salentina, diverso da paese a paese. Attraverso lo studio di questo fenomeno si vede l'attaccamento del popolo alla propria terra ed emergono le trasformazioni culturali e del territorio.
Soffermiamoci su Diso, un paesino dell'entroterra salentino che testimonia la sua devozione ai SS Filippo e Giacomo con una festa attraverso la quale si esprimono credenze, sentimenti e desideri. Una festa che viene celebrata il 1° Maggio nonostante la celebrazione dei Santi sia stata spostata all'11 Maggio prima e al 3 Maggio poi. Neanche la delibera di un congresso nazionale che proclamò che il 1° Maggio fosse dedicato alla festa del lavoro fece vacillare i disini che imperterriti hanno voluto lasciare il 1° Maggio dedicato ai Santi Patroni.
I festeggiamenti sono tra i più memorabili di tutta la regione. Qui, più che mai, ritroviamo i temi della storia, della tradizione, del sentimento religioso e della cultura dei luoghi. Una festa che si snoda su un palcoscenico allestito con luminarie salentine dove si svolgono spettacoli pirotecnici e concerti della banda del paese. Ma non è tutto: i devoti possono ammirare e adorare le statue dei Santi sin dal 21 Aprile, giorno in cui si espongono e fino al 3 Maggio giorno in cui verranno portate in processione. Lo spettacolo è sorprendente, la maestosità delle statue e il sentimento religioso pervadono la folla raggiungendo il massimo con lo spettacolo pirotecnico.
Le strade e la piazza sono avvolte da splendide luminarie, simbolo di storia e tradizione di una terra che con forza di volontà e determinazione ha voluto mantenere in vita un pezzo di arte che oggi è diventata popolare in tutto il mondo. Le luminarie salentine fanno esse stesse parte integrante della "festa", non esiste festa patronale senza luminarie. Nell'immaginario di ogni bambino e di ogni adulto la festa si rappresenta con il Santo e le mille luci che creano la magia. Magia che dal 1898 MarianoLight crea nelle piazze di tutto il mondo, catturando i misteri e i segreti della luce per dare vita a spettacoli di narrazione e immaginifici.
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